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Algovet: un nuovo gruppo di studio dedicato al dolore animale

Algovet, neonato gruppo di studio SCIVAC dedicato all’algologia veterinaria, inizia ufficialmente la sua attività scientifica con un seminario dedicato al dolore neuropatico.
Algovet: un nuovo gruppo di studio dedicato al dolore animale

Grande successo per l’evento inaugurale di Algovet: il gruppo di studio di algologia, nato per volontà della farmacologa Giorgia della Rocca con l’obiettivo di aumentare e diffondere le conoscenze sul dolore animale, in termini sia di fisiopatologia che di gestione clinico-terapeutica. Un centinaio di partecipanti, tra neurologi e anestesisti, ha seguito con estremo interesse questo evento di apertura, distintosi per l’eccellenza dei relatori coinvolti, ma soprattutto per l’importanza scientifica, clinica e applicativa dell’argomento trattato: il dolore neuropatico. “C’è dolore e dolore”, ha spiegato Giorgia della Rocca, in apertura della sua relazione magistrale sui vari tipi di dolore. Da quello nocicettivo, fisiologico, in quanto dotato di finalità protettive e riparative. A quello infiammatorio che, causa la persistenza dello stimolo nocicettivo, perde le caratteristiche protettive e si accompagna ad una ipereccitabilità neuronale mediata dallo stato infiammatorio cronico dei tessuti. Per arrivare infine al dolore neuropatico: una disfunzione diretta del sistema nervoso (sia centrale che periferico), priva di qualsiasi funzione biologica, capace di rimanere anche in assenza dello stimolo doloroso e di trasformarsi in malattia a sé stante, dotata cioè di propri meccanismi di autoalimentazione e mantenimento. Tanti dolori, dunque, di cui è fondamentale capire la patogenesi per scegliere l’approccio antalgico più efficace. Dopo aver elencato le cause principali di dolore, sia infiammatorio che neuropatico, della Rocca si è infatti addentrata nell’armamentario farmacologico oggi a disposizione, focalizzando la propria relazione sulla domanda “il dolore neuropatico risponde agli stessi trattamenti antalgici utilizzati per trattare il dolore infiammatorio?”. La risposta è no. Fermo restando che non esistono protocolli terapeutici standard, la nostra scelta deve infatti orientarsi verso approcci finalizzati a contrastare i diversi meccanismi sottostanti ai diversi tipi di dolore, prendendo anche in considerazione una combinazione di interventi capaci di agire su più bersagli della via del dolore. Tra le attuali possibilità terapeutiche per il dolore neuropatico, della Rocca ha citato anche la PEA (palmitoiletanolamide), in funzione della sua capacità di down-modulare cellule immuno-infiammatorie non neuronali (mastociti e microglia) e, dunque, di intervenire direttamente nei fenomeni di sensitizzazione nervosa, sia centrale che periferica. Il seminario si è avvalso anche della partecipazione di altri due eccellenti relatori: Marco Rosati, neuropatologo alla Facoltà di medicina veterinaria di Monaco, che ha spiegato il dolore neuropatico conseguente ad avulsione nervosa, a restringimento dei canali intervertebrali (stenosi neuroforaminale) e da intrappolamento nervoso; e Cristian Falzone, neurologo diplomato, che ha parlato del dolore in corso di polineuropatie, di idrosiringomielia e di sindromi iperestesiche del cane e del gatto.