Chimasi mastocitaria: aumento in corso di atopia
Le ricerche sono di un gruppo di dermatologi del Policlinico Universitario di Berna (Svizzera) che hanno condotto i loro studi su biopsie di pazienti affetti da dermatite atopica cronica e le hanno poi confrontate con quelle di soggetti sani o portatori di psoriasi.
“Si sa – scrivono i ricercatori nell’articolo pubblicato nel fascicolo di aprile 2005 dell’”Archives of Dermatological Research” – che la chimasi è una proteasi rilasciata prevalentemente dai mastociti e capace, interagendo con altri mediatori (es. citochine, neuropeptidi, metalloproteasi), di intervenire nei meccanismi infiammatori e litici tissutali…È per questo che ci siamo prefissi di valutarne contenuto e funzionalità analizzando le biopsie cutanee di soggetti atopici e confrontandole con quelle ottenute da pazienti sani e psoriasici.”
Il risultato è chiaro. “È solo nella cute atopica che abbiamo trovato un significativo aumento della chimasi, a significare che questo enzima litico è direttamente coinvolto nella cronicizzazione del processo infiammatorio che accompagna lo stato atopico…E non solo. L’aumentato potenziale litico derivante dalle grandi quantità di chimasi rilasciate dai mastociti sembra esser la spiegazione più plausibile anche dei difetti di barriera che compaiono accanto all’infiammazione e che, agevolando la penetrazione di allergeni e microbi, concorrono alla scatenamento di sovrainfezioni, nonché al peggioramento dei segni conclamati (es. eczema) della dermatite atopica.”
Sul piano applicativo, in queste condizioni risulta più che mai evidente il beneficio che può derivare dall’utilizzo di molecole (es. le aliamidi) che, down-modulando l’eccessiva degranulazione dei mastociti cutanei, riducono, in corso di atopia, il rilascio di mediatori direttamente implicati nella flogosi e nella destrutturazione della barriera cutanea, chimasi compresa.
Articolo disponibile su richiesta a cedis@innovet.it