Come gestire il dolore cronico con un intervento dietetico innovativo
Giorgia della Rocca – direttore scientifico del Centro di Ricerca sul dolore animale dell’Università di Perugia, nonché Presidente della neonata società SIALGOVET (Società Italiana di Algologia e Cure Palliative Veterinarie) – è la protagonista dell’intervista che Professione Veterinaria dedica a un tema di scottante attualità e di grande ricaduta applicativa nel settore della Salute Animale: la gestione del dolore cronico del cane e del gatto.
Sei domande che danno alla nota farmacologa l’opportunità di sottolineare come il veterinario dei giorni nostri debba essere anche un “algologo”, chiamato a “giocare un ruolo pro-attivo nello scovare e valutare la sofferenza di pazienti non verbalizzanti”; e che aprono la discussione sui passi in avanti compiuti dalla Ricerca in riferimento ai meccanismi alla base dei vari tipi di dolore e delle strategie di cura, oggi non più necessariamente vincolate ai soli farmaci antalgici.
“È vero – afferma della Rocca nell’intervista – che il protagonista principale del dolore è il neurone, ma è anche vero che emergono nuovi attori con ruoli altrettanto importanti.” Stiamo parlando delle cellule non-neuronali (mastociti e microglia) responsabili, quando iper-attivate, dei processi di sensibilizzazione neuronale che amplificano e cronicizzano il dolore.
Sono già state identificate sostanze in grado di regolare le cellule non-neuronali? La risposta dell’esperta algologa è affermativa. “La PEA (palmitoiletanolamide), lipide presente in numerose fonti alimentari e prodotto “a richiesta” dalle cellule dell’organismo, agisce attraverso il controllo recettoriale delle cellule non-neuronali, in piena condivisione di meccanismi ed effetti con un sistema protettivo endogeno a cui è affine, quello endocannabinoide.”
Oggi l’integrazione dietetica di PEA, nel complesso di forme micronizzate, ultra-micronizzate o co-micronizzate collettivamente note come micro-PEA, ha ottenuto importanti evidenze di efficacia nel dolore cronico, di tipo infiammatorio, neuropatico e misto, tanto da venir considerata, parola di esperto. “non un’alternativa al farmaco, ma una soluzione aggiuntiva per potenziare il riequilibrio endogeno delle vie del dolore e, così facendo, poter ridurre le dosi o il numero di farmaci convenzionali somministrati.”
Approccio dietetico al dolore cronico. Scopriamo i benefici dell’integrazione dietetica della palmitoiletanolamide (PEA). Professione Veterinaria 2021; 18: 16
della Rocca G, Gamba D. Chronic pain in dogs and cats: is there place for dietary intervention with micro-palmitoylethanolamide? Animals 2021, 11, 952.