Dal NAVC nutraceutici per l’artrosi
“Allo stato attuale, i nutraceutici rappresentano un’allettante opzione complementare per cani e gatti che soffrono di artrosi…a patto, comunque, di orientarsi verso sostanze che abbiano dati clinici e sperimentali di efficacia e sicurezza e che, soprattutto, siano prodotte con elevati standard di qualità e di purezza.” Così Brian Beale ha aperto la sua relazione sui “nutraceutici per l’artrosi” alla TNAVC 2005. Una vera e propria panoramica delle principali molecole che – accanto a chirurgia, terapia conservativa non farmacologica e farmacologia classica “orientata al sintomo” – sono ora entrate, a tutto tondo, a far parte del “trattamento combinato” per l’artrosi.
L’attenzione di Beale si concentra, in particolare, su condroitin solfato (CS) e glucosamina, “due nutraceutici – scrive l’Ortopedico nell’articolo dei Proceedings congressuali che riporta i contenuti della relazione – che agiscono sinergicamente, sia stimolando le potenzialità biosintetiche e riparative della cartilagine, che inibendone i processi a valenza degradativa e condrolitica.” Beale si sofferma, poi, specificatamente sul CS:”La biodisponibilità di questa molecola somministrata per via orale dipende dal suo peso molecolare…Solo frazioni pure e a basso peso molecolare non solo sono rapidamente assorbite, ma vanno incontro ad un accumulo plasmatico in seguito a somministrazione multiple che ne aumenta enormemente la biodisponibilità.”
Tra i nutraceutici che, ancor di più, possono ottimizzare l’azione di CS e glucosamina, Beale cita i bioflavonoidi (quercetina, per intenderci), “sostanze – afferma lo studioso – che, grazie alla loro potente azione antiossidante, alleviano l’infiammazione in atto e contribuiscono ad inibire quegli enzimi degradativi – metalloproteasi in testa – rilasciati in eccesso dalle cellule articolari in corso di artrosi.”
Articolo disponibile su richiesta a cedis@innovet.it