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Dermatologia Veterinaria a Bruxelles

Terapie topiche, uso responsabile degli antibiotici, allergie e cicatrizzazione. Questi alcuni degli argomenti trattati al congresso 2011 della Società europea di Dermatologia Veterinaria (ESVD).
Dermatologia Veterinaria a Bruxelles

Dall’8 al 10 settembre 2011, il cubo di vetro dello “Square Brussels Meeting Centre” di Bruxelles è servito di accesso al 25mo congresso annuale della ESVD: un’intensa tre giorni di lavori, che ha visto ben 650 partecipanti assistere alle sessioni, scientifiche e di “continuing education”, coordinate dal Gotha della Dermatologia veterinaria internazionale, con nomi del calibro di
Didier Carlotti, Thierry Olivry, Emmanuel Bensignor e Rosario Cerundolo.
Di grande interesse gli argomenti trattati: dalle attuali linee guida di terapia antimicotica e, più in generale, di terapia topica antimicrobica; alla “new generation” di antimicotici (echinocandine e papulocandine); alle strategie, di natura clinica, educazionale ed ambientale, volte a controllare la prescrizione indiscriminata di antibiotici ed il dilagare dell’antibioticoresistenza, da una parte, e l’uso responsabile dell’antibioticoterapia dall’altra; a malattie clinicamente controverse, come vasculiti iatrogene, panniculiti e follicoliti, ai meccanismi sottostanti alla riparazione cutanea, piuttosto che alle allergie. Di dermatite atopica canina e felina ha in particolare parlato Tom Willemse che, con una lectio magistralis molto documentata e a lungo applaudita, ha tracciato la multifattorialità eziopatogenetica di questa dermatopatia: dalla predisposizione genetica, alla disregolazione della risposta immunitaria, all’alterazione della funzione barriera della cute, alla distorta interazione con l’ambiente, nei confronti della quale Willemse ha vicariato dalla medicina umana la cosiddetta “hygiene hypothesis”, vale a dire l’influenza che una precoce esposizione antigenica può avere su una possibile risposta immuno-protettiva dell’organismo.
Molto ricca ed articolata anche la sessione di comunicazioni libere e poster, con temi di grande attualità, tra cui: la correlazione tra perdita idrica transepidermica (la cosiddetta TEWL) ed atopia; gli effetti di terapie topiche su dermatofiti e Malassezia; i nuovi criteri diagnostici per le dermatite feline da ipersensibilità non indotte dalle pulci; un’indagine epidemiologica computerizzata che ha portato alla creazione di mappe di frequenza delle lesioni nodulari cutanee nel cane.
Molto nutrita la presenza italiana a Bruxelles. E non solo con dermatologi di chiara fama (solo per fare qualche nome, Cerundolo, Noli, Colombo, Vercelli, Cornegliani, Fabbrini, Scarampella e Fondati); ma anche con una corposa presenza di giovani dermatologi “emergenti”, indice della vitalità e della costante crescita di questa branca della medicina veterinaria nel nostro Paese.
Per tutti l’arrivederci sarà nel 2012, quando dal 24 al 28 luglio si terrà a Vancouver il settimo congresso mondiale di Dermatologia Veterinaria (info in http://www.vetdermvancouver.com).