Geriatria allo SCIVAC 2004
“Golden years”. Il poetico termine veniva utilizzato dai Veterinari di origine anglosassone per identificare quella fase della vita che noi italiani conosciamo con il più malinconico termine di “invecchiamento”. E “golden years” è anche il nome che Innovet ha scelto per il proprio impegno nella geriatria del piccolo animale.
Un impegno importante, nato innanzitutto dalla valutazione della diversa tipologia dei nostri cani e gatti. “Gli avanzamenti cui abbiamo assistito nell’ultimo ventennio – si legge nella monografia di presentazione del progetto – hanno generato una consistente popolazione di “anziani” o “senior pet”…soggetti che, sebbene non malati, devono essere maneggiati con cura, stante la loro “fragilità omeostatica” e, dunque, la loro predisposizione all’insorgere di più disordini…”.Da qui, la nascita di un vero e proprio programma di “geriatric care” tutto targato Innovet. In pratica, una serie di iniziative di sensibilizzazione e di specifici strumenti di conoscenza, che aiuteranno il Veterinario ad affrontare le quattro fasi fondamentali di gestione dell’animale anziano: riconoscimento e controllo dei fattori di rischio per la salute, individuazione delle malattie in fase preclinica, cura delle patologie esistenti, miglioramento della funzionalità residua.
Il progetto è ambizioso, ma Innovet lo affronta con la consapevolezza della sua importanza. Per l’animale, innanzitutto, che da una miglior “trattamento geriatrico” può trarre indubbi vantaggi, in termini sia di quantità che di qualità di vita.
Per il Veterinario, poi, per cui oggi la Geriatria rappresenta non solo una stimolante sfida professionale, ma anche, ragionando in termini di “practice management”, un interessante fonte di profitto e, dunque, di beneficio economico.