La condroprotezione EBM
Al “Veterinary Symposium” 2008 dell’ACVS (American College of Veterinary Surgeons), il noto ortopedico americano ha messo sotto la lente d’ingrandimento dell’EBM gli studi clinici finora pubblicati sui nutraceutici per l’artrosi.
In pratica, seguendo i rigidi criteri di valutazione della “medicina basata sulle evidenze”, gli studi sono stati suddivisi in categorie in base al disegno del trial clinico, alla qualità dei fattori analizzati, alla quantità di soggetti testati e alla pubblicazione di studi analoghi. Tutto ciò per arrivare alla determinazione di una “strength of evidence” definita su quattro livelli: dall’”high level of comfort” degli studi clinici controllati randomizzati, indicativa di dati certi; al “moderate level of comfort” di studi clinici indicativi di dati promettenti, ancorchè non definitivi; fino all’”extremely low level of comfort”, per studi non affidabili per qualità dei fattori analizzati e numerosità dei soggetti inclusi.
Budsberg decreta per condroitin solfato e glucosamina, usati in combinazione, un “moderate level of comfort”, confermando la valutazione già data ai due nutraceutici condroprotettori nell’ambito delle molecole impiegate nella terapia medica di combinazione per l’artrosi del cane [NdR Aragon CL et al. J Am Vet Med Assoc 2007; 230: 514-21].
Si tratta di dati sicuramente importanti che rappresentano il primo, significativo passo per transitare dalla visione frammentaria e aneddotica della condroprotezione verso una sistematizzazione completa delle evidenze tuttora disponibili: in termini non solo di attendibilità degli studi clinici effettuati, ma anche di valutazione integrata di tutti i dati di efficacia anti-artrosica a favore dei condroprotettori, sia essa di tipo strutturale che sintomatica a lungo termine.