La cute nell’animale anziano
Non si è certo annoiato chi ha partecipato al seminario di aggiornamento di Francesco Albanese. Con ritmo piacevole e brillante, il relatore ha rivisitato importanti argomenti di Dermatologia Veterinaria, visti nell’ottica del “paziente geriatrico”.
“Con l’allungarsi della vita media dei nostri pazienti – ha esordito Albanese – sono sempre più frequenti le malattie dermatologiche che insorgono in età geriatrica…La cute, infatti, fa da specchietto rivelatore di sottostanti alterazioni sistemiche tipiche dell’animale anziano, siano esse di natura metabolica (es. diabete), degenerativa o neoplastica.”
“E’ per questo – ha proseguito il relatore – che, di fronte a cani e gatti in tarda età, non bisogna mai soffermarci unicamente sulla cute. Il nostro compito è quello di considerare le eventuali alterazioni dermatologiche presenti un punto di partenza assai importante per indagini generali ed approfondite, tese ad evidenziare sottostanti malattie sistemiche.”
La carrellata di casi clinici sulle problematiche dermatologiche del paziente anziano è stata, poi, seguita dalla discussione su un altro argomento di quotidiano riscontro nella pratica clinica veterinaria: le alterazioni di colore di cute ed annessi piliferi. Albanese ha fornito ai presenti un utile algoritmo diagnostico sui disturbi della pigmentazione, mirato a velocizzare il raggiungimento di una diagnosi specifica e, soprattutto, a diminuire il rischio di “errore visivo”, dal momento che “lesioni similari all’ispezione visiva – ha più volte ribadito Albanese – possono nascondere patologie assolutamente diverse ed essere, dunque, fuorvianti da un punto di vista diagnostico.”
Antonio Sposito, DVM, Napoli