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L’artrosi canina? Non riguarda solo gli anziani

Un recente studio ha dimostrato la vasta presenza di segni clinici e radiografici di osteoartrite a livello appendicolare in un campione di cani giovani.
L’artrosi canina? Non riguarda solo gli anziani

Si tende a considerare l’osteoartrite (OA) come un problema tipico del cane anziano, complice il fatto che spesso la diagnosi arriva tardivamente nella vita dell’animale, quando i segni clinici sono più evidenti. Tuttavia, visto l’aumento della prevalenza dell’OA canina osservato negli ultimi anni, sta emergendo in parallelo la necessità di intervenire con tempistiche più precoci.

 

Un gruppo di ricercatori statunitensi ha così recentemente reclutato 123 soggetti di età compresa fra gli 8 mesi e i 4 anni per stimare la prevalenza di OA “giovanile”. In questo studio, pubblicato su Scientific Reports, i cani sono stati sopposti a visita ortopedica completa, per cui un Veterinario esperto ha esaminato tutte le articolazioni dei quattro arti, attribuendo un punteggio in base a dolore, crepitio, versamento e ispessimento (osteoartrosi clinica, cOA). Inoltre, è stato assegnato un secondo punteggio per i segni di OA osservabili a livello radiografico (rOA).

 

I risultati sono stati sorprendenti: circa il 40% dei cani mostrava già segni di rOA (osteofiti, entesofiti, sclerosi, erosioni subcondrali e cisti ossee) in almeno una articolazione appendicolare. Le articolazioni più colpite erano, in ordine decrescente, gomito, anca, tarso e ginocchio. La prevalenza di rOA aumentava in maniera significativa con l’età e con il peso corporeo. Nonostante fossero rappresentati in minoranza, ben il 23% dei cani di piccola taglia o toy manifestava rOA.

 

Circa il 60% dei cani con rOA presentava cOA con dolore lieve o superiore (23,6% dei cani totali) in una o più articolazioni, e il 40% aveva cOA con dolore moderato o superiore in una o più articolazioni (16,3% dei cani in totale). Soltanto due soggetti erano sottoposti a trattamento antalgico al momento della visita.

 

I proprietari, a loro volta, sono stati interpellati per fornire le proprie impressioni mediante la compilazione di questionari dedicati, fra cui il LOAD (Liverpool Osteoarthritis in Dogs): solo un terzo dei proprietari è riuscito ad identificare segni di dolore in cani già classificati come cOA dal Veterinario.

 

Per gli autori, questo studio deve servire da spunto per riconoscere l’importanza di uno screening precoce e della prevenzione dell’OA canina, con il fine ultimo di riuscire a mitigare sempre più l’impatto di questa malattia e del dolore ad essa associato nelle fasi avanzate della vita.

 

 

 

Enomoto M, de Castro N, Hash J, Thomson A, Nakanishi-Hester A, Perry E, Aker S, Haupt E, Opperman L, Roe S, Cole T, Thompson NA, Innes JF, Lascelles BDX. Prevalence of radiographic appendicular osteoarthritis and associated clinical signs in young dogs. Sci Rep. 2024 Feb 3;14(1):2827.