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Malattia parodontale: dalla bocca al cuore… e non solo

Evidenze scientifiche sempre più numerose dimostrano il pericoloso nesso tra malattia parodontale (gengiviti e parodontiti) e gravi malattie sistemiche.
Malattia parodontale: dalla bocca al cuore… e non solo

Che gengiviti e parodontiti siano la prima causa di perdita dei denti negli animali da compagnia, e rappresentino una notevole fonte di dolore e menomazione funzionale a carico della bocca, è cosa nota. È, invece, di più recente acquisizione in medicina veterinaria, oltre che umana, la dimostrazione della stretta associazione esistente tra malattia parodontale e numerose malattie sistemiche anche ad esito fatale, in particolare malattie cardiovascolari, renali ed epatiche, diabete, patologie polmonari e complicanze a livello riproduttivo.
La quantità di evidenze scientifiche a favore del pericoloso rapporto tra malattie parodontali e sistemiche ha spinto la Società Europea di Odontostomatologia Veterinaria (EVDS) a intraprendere una campagna di sensibilizzazione e di informazione, volta, da un lato a individuare il tipo di rischio generalizzato, e dall’altro a incentivare la cura e la prevenzione delle malattie infiammatorie del cavo orale.
Rientra in questa campagna di sensibilizzazione la diffusione di una review sulle conseguenze sistemiche della malattia parodontale nel cane e nel gatto. A firmarla sono due dentisti veterinari che, tra l’altro, per gengiviti e periodontiti coniugano il termine di “ferita cronica” della bocca: un focolaio di infezione perennemente attivo, pronto a diffondersi in tutto l’organismo, se non opportunamente controllato e spento. La diffusione può essere diretta: i batteri, cioè, prendono la via ematica e colonizzano in altri distretti. Ma il danno può essere anche indiretto, con il contributo che gli stessi batteri della placca possono dare ad infiammazioni già esistenti.
Interminabile la lista di gravi conseguenze: dalle endocarditi batteriche; alle polmoniti da aspirazione dei batteri della bocca; al diabete di tipo 2, in cui la persistente infiammazione orale può peggiorare l’insulino-resistenza e compromettere il controllo della glicemia; ai problemi epatici e renali; ai disordini della riproduzione, con compromissione della crescita fetale ed aumentato rischio di problemi in gravidanza e durante il parto; ad osteomieliti, congiuntiviti croniche ed, addirittura, ascessi cerebrali.
Sicuramente, di fronte ai risvolti inquietanti di questo legame oro-sistemico, vale la pena informarsi e, soprattutto, mettere in atto tutte quelle misure di prevenzione che oggi esistono anche per l’animale da compagnia: dalla spazzolatura quotidiana dei denti, ai controlli periodici dal dentista veterinario, all’uso di supplementi utili a controllare placca e tartaro e migliorare l’alito, al controllo dell’alimentazione e della corretta masticazione.