Mastocita: fondamentale nella cicatrizzazione cutanea
“Già lo si sapeva che i mastociti coordinano, grazie al calibrato rilascio dei loro numerosi mediatori citoplasmatici, le diverse fasi cicatriziali [Noli C, Miolo A, 2001, Vet Derm]…ma ancora rimangono da chiarire nel dettaglio i meccanismi con cui tali cellule governano la riparazione cutanea.”
Inizia con questa premessa l’articolo di Paus & coll. sul ruolo svolto dai mastociti nella cicatrizzazione delle ferite cutanee. “Per il nostro studio – spiegano i ricercatori – abbiamo utilizzato un modello sperimentale di topo geneticamente privo di mastociti, confrontando il decorso cicatriziale delle ferite a tutto spessore indotte in questi animali con quello delle soluzioni di continuo di topi dotati di un normale corredo mastocitario.”
I risultati ottenuti sono davvero entusiasmanti e possono essere così riassunti:
– in assenza di mastociti, la contrazione della ferita viene seriamente compromessa e fenomeni infiammatori tipici come l’aumento di permeabilità vascolare ed il reclutamento di cellule neutrofiliche subiscono un evidente decremento;
– nei topi dotati di mastociti, si osserva il ripristino sia dei normali tempi di chiusura della ferita, sia dei fenomeni infiammatori che caratterizzano le fasi precoci della riparazione;
– analisi istomorfometriche rivelano che i mastociti cutanei vanno incontro a massiva degranulazione, in misura inversamente proporzionale alla distanza dal bordo della ferita; in altre parole, tanto più sono vicini alla lesione, tanto più si presentano degranulati;
– tra i mediatori mastocitari, è l’istamina che sembra essere maggiormente coinvolta nella dinamica delle fasi cicatriziali precoci.
“Si tratta di dati – si legge nella “discussione” dell’articolo – che, nel loro insieme, dimostrano come la risposta cicatriziale della cute sia chiaramente mastocita-dipendente, stante la dimostrazione che l’assenza di tale cellula si accompagna alla compromissione dei principali meccanismi riparativi precoci, come l’infiammazione tissutale e la contrazione della ferita.”
Viene spontaneo correlare questi dati sperimentali a quelli che, proprio nella cicatrizzazione di ferite aperte nel cane, hanno portato alla dimostrazione del meccanismo d’azione delle aliamidi, Adelmidrol in particolare. Molecole primariamente deputate a regolare la funzionalità dei mastociti cutanei, senza comprometterne il corredo numerico, ma calibrandone solo la degranulazione, in funzione del corretto andamento della riparazione.