Mastociti ed infiammazione: un binomio inscindibile
Risulta difficile pensare ad una cellula che abbia una storia scientifica simile a quella del mastocita che, in poco tempo, è passato da cellula tipica delle allergie a coordinatore vero e proprio delle risposte immuno-difensive, sia innate che acquisite.
L’articolo degli immunologi della Clinica Medica di Mainz, appena pubblicato su “Blood”, costituisce l’ultimo ed importante tassello di questa storia straordinaria e contribuisce a puntualizzare il ruolo chiave del mastocita nella risposta immuno-infiammatoria.
“I mastociti dermici – si legge nei “materiali e metodi” della pubblicazione – sono stati stimolati con il ligando di un recettore (TLR7) espresso dai mastociti cutanei…L’attivazione ha determinato l’immediato rilascio di mediatori – in particolare TNF e IL-1 – capaci di stimolare la migrazione delle cellule di Langerhans e di influenzare la risposta dei linfociti T citotossici.”
Si tratta, in ultima analisi, di dati che contribuiscono a mettere in primo piano: a) l’immediatezza di risposta dei mastociti, che si configurano come le prime cellule capaci di reagire all’iniziale infiammazione, reclutando elementi tipicamente preposti alle difese naturali “di prima linea”, come, ad esempio, le cellule di Langerhans; b) il ruolo dei mastociti come indispensabile interfaccia tra immunità naturale ed acquisita, stante la loro funzione di intervenire anche nei meccanismi immunitari acquisiti, tramite l’attivazione di specifiche sottopopolazioni linfocitarie.