NO: il gas più famoso della medicina diffonde finalmente nella Veterinaria
In questi ultimi anni, il monossido di azoto (NO) va imperversando nelle pagine delle più prestigiose riviste scientifiche, ma mai questa affascinante molecola gassosa aveva interessato più di tanto la letteratura veterinaria.
Quest’anno prende la rivincita occupando le 15 pagine di un ampio articolo di rassegna dal titolo “Il monossido di azoto: una review per i veterinari” firmata da due noti chirurghi della Texas A&M University: Lisa Howe ed Harry Boothe, marito della farmacologa che recentemente abbiamo più volte visto impegnata in brillanti relazioni congressuali nel nostro Paese.
Gli aspetti biochimici, i ruoli fisiologici (es. cardiovascolari, neurologici, immunitari e cicatriziali), i coinvolgimenti patologici (es. infiammazione, shock settico) e le strategie di modulazione dell’NO sono i temi principali di questo completo ed aggiornato lavoro di rassegna.
Il carattere poliedrico di questa piccola ma importantissima molecola gassosa porta gli Autori a concludere che “via via che le conoscenze sul ruolo fisiologico e patologico dell’NO andranno aumentando e che nuovi farmaci in grado di potenziarne o di inibirne la produzione verranno sviluppati, è probabile che i nostri pazienti potranno godere di nuovi trattamenti per molte delle loro malattie”.
L’articolo è disponibile su richiesta presso il CeDIS di Innovet: cedis@innovet.it , tel: 049.898 73 19, fax: 049.898 73 21.
Howe LM., Boothe H.W., 2001, Veterinary Surgery, 30: 44-57.