Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

Spazzolino e dentifricio? Ai proprietari serve più motivazione

Secondo un recente studio svedese, una comunicazione mirata e puntuale da parte del Veterinario influisce positivamente sull’igiene orale del cane fra le mura domestiche.
Spazzolino e dentifricio? Ai proprietari serve più motivazione

La malattia parodontale è estremamente diffusa nella popolazione canina, arrivando a colpire oltre l’80% dei soggetti di età pari o superiore ai 3 anni. Rimuovendo la placca dentale tramite l’uso quotidiano di spazzolino e dentifricio, tuttavia, sarebbe facile da prevenire… Eppure, uno studio condotto in Svezia nel 2017 aveva già dimostrato che meno del 4% dei proprietari lavava i denti del proprio cane ogni giorno, nonostante il 43% avesse ricevuto le dovute raccomandazioni dal loro Veterinario.

 

Lo stesso gruppo di ricerca svedese si è quindi posto il dubbio se fosse il modo in cui vengono comunicate le raccomandazioni ad influire sul livello di compliance del proprietario. Per questo motivo hanno raccolto le adesioni di 75 proprietari di cani di piccola taglia (<12 kg), e li hanno seguiti dalla prima visita (età media di 6 mesi) fino ai 3 anni, come descritto nello studio da poco pubblicato su Frontiers in Veterinary Science.

 

I proprietari sono stati suddivisi in tre gruppi omogenei, di cui uno “di controllo” che non ha ricevuto alcuna informazione sulla corretta igiene orale del cane, e due che hanno ricevuto istruzioni tramite colloquio telefonico in maniera “tradizionale” (ovvero una sorta di “monologo” da parte del Veterinario) oppure secondo la tecnica della cosiddetta “intervista motivazionale” (IM) con cadenza annuale. Quest’ultima consiste in uno stile di comunicazione, sempre più utilizzato nell’assistenza sanitaria umana, incentrato sulla collaborazione e sull’impegno al cambiamento del cliente, esplorandone assieme le preoccupazioni e prospettive.

 

Il 76% dei proprietari di cani nel gruppo IM e il 69% nel gruppo di consulenza tradizionale hanno riconosciuto lo spazzolamento dei denti come il metodo più efficace, mentre nel gruppo di controllo questa percentuale era del 50%. Infatti, la frequenza di spazzolamento dei denti era significativamente più alta nel gruppo IM (p = 0,003).

 

Alle visite ambulatoriali, rispetto al gruppo di controllo, l’indice di placca era risultato significativamente più basso per il gruppo IM (p = 0,019), mentre l’indice di tartaro era più basso per il gruppo di consulenza tradizionale (p = 0,003).

 

Solo tre proprietari hanno mantenuto l’abitudine di lavare i denti al proprio cane quotidianamente fino alla fine dello studio, e tutti erano appartenenti al gruppo IM.

 

In conclusione, gli autori suggeriscono che la sola comunicazione telematica, per quanto empatica, è utile ma non sufficiente per incentivare il proprietario all’uso dello spazzolino nel lungo termine; anzi, essi raccomandano di investire del tempo in momenti di educazione “personalizzata” e “interattiva” che includa immagini, filmati e dimostrazioni pratiche durante le visite di routine.

 

 

 

Enlund KB, Jönsson B, Abrahamsson KH, Pettersson A. Long-term effects of motivational interviewing vs. traditional counseling on dog owners’ adherence to veterinary dental home care: a three-year follow-up study. Front Vet Sci. 2024; 11:1296618.