Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

Ti voglio bene… anche se mordi

I proprietari morsi dai loro cani si dimostrano più predisposti verso i loro animali da compagnia rispetto a quelli che non sono mai stati aggrediti. A dimostrarlo è uno studio internazionale.
Ti voglio bene… anche se mordi

Tre sono gli obiettivi dello studio condotto in contemporanea a Milano, Barcellona ed Edimburgo: progettare e validare un questionario utile a valutare l’atteggiamento di bambini ed adulti verso i cani; verificare se tale atteggiamento presenta delle differenze tra i vari Paesi; analizzare se l’“empatia” tra uomo e cane viene influenzata dall’esperienza individuale, tra cui anche quella di essere stata vittima di morsi e/o aggressioni da parte del proprio animale da compagnia.
In base a due diversi tipi di questionari, somministrati rispettivamente a 104 bambini di 4-5 anni di età e a 120 universitari di età compresa tra i 19 ed i 27 anni, è emerso che:
– l’atteggiamento dei bambini nei confronti dei loro animali è influenzato non solo dalla personale esperienza, ma anche dal modo con cui i genitori trattano il cane di famiglia;
– nei tre Paesi indagati si rileva un atteggiamento generalmente positivo verso i cani, con nessuna sostanziale differenza tra un territorio e l’altro;
– chi possiede un cane ha un atteggiamento di maggior predisposizione rispetto a chi non ha mai sperimentato la convivenza ravvicinata con un animale da compagnia. E questo divario è particolarmente accentuato nei bambini: a significare che il contatto diretto con l’animale da compagnia ha una parte importante nel forgiare l’atteggiamento, anche futuro, verso i cani.
Il dato più sorprendente emerso dall’indagine è comunque che chi è stato morso dal cane non sviluppa un atteggiamento di avversione nei confronti dell’animale. Anzi: rimane ancora più predisposto verso di lui rispetto a chi non ha mai subito alcuna aggressione.
Certo: essere più predisposti verso un cane aumenta anche il rischio di subire dei morsi. Il che significa che, per diminuire le occasioni di aggressività, un buon punto di partenza è quello di educare chi, pur essendo naturalmente propenso al contatto con l’animale da compagnia, pur tuttavia non sa ancora gestirlo in modo adeguato e sicuro.