A Natale il circo senza animali
La data di scadenza è quella del 27 dicembre prossimo, giorno in cui il Governo dovrà emanare il Decreto Legislativo sul superamento dell’uso degli animali nei circhi.
Le posizioni sull’argomento sono, come spesso accade, contradditorie. Da una parte, i contrari a questo provvedimento, che sottolineano i tanti luoghi comuni e falsità diffuse dai movimenti animalisti. Dall’altra, i pareri di medici veterinari e psico-pedagogisti. “Nei circhi – sostengono le associazioni di categoria – non esiste la possibilità che il benessere degli animali e il rispetto delle loro esigenze etologiche siano garantiti.” E ancora, “Tali contesti, lungi dal permettere ed incentivare la conoscenza per la realtà animale, sono veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi, inducono al disconoscimento dei messaggi di sofferenza, ostacolano lo sviluppo dell’empatia, che è fondamentale momento di formazione e di crescita, in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all’ingiustizia“.
Cifre alla mano, gli italiani sono comunque favorevoli ai “circhi senza animali”. “Vogliamo – afferma il 70% degli italiani – esibizioni con acrobati, trapezisti, giocolieri e non gabbie con animali ridotti a marionette, snaturati e costretti a spettacoli diseducativi per i nostri figli”.
Senza nulla togliere alle ragioni dell’una o dell’altra parte, noi siamo istintivamente dalla parte dei nostri amici animali. Il circo che ne fa volentieri a meno è una realtà, in Italia e nel mondo, molto più appassionante, proprio perchè in sintonia con il rispetto e l’accresciuta sensibilità collettiva verso il mondo animale.