Adozioni responsabili sotto l’Albero

Scegliere di accogliere un amico a quattro zampe è uno dei regali di Natale più belli che possiamo fare a noi e a tutta la nostra famiglia. E i motivi sono tanti: psicologici, emotivi, educativi, ma anche dal punto di vista del benessere fisico e della salute.

Un regalo, dunque, “a colpo sicuro”, ma che, a differenza dei tanti doni natalizi, non è un semplice oggetto, ma un essere vivente con le sue necessità e le sue esigenze e che, per questo, richiede le nostre attenzioni per tutta la sua vita.

Ci associamo pertanto a tutti gli appelli che circolano nel web in questo periodo, sottolineando come ci siano poche e semplici regole per un’adozione responsabile, basata cioè sulla consapevolezza di dover rispettare le caratteristiche e i bisogni del nostro nuovo amico.

Valutiamo in primo luogo le nostre possibilità. Che razza di cane possiamo permetterci in base allo spazio a nostra disposizione e alla composizione della nostra famiglia? Siamo in grado di modificare le nostre abitudini in funzione del nuovo componente e delle sue esigenze specie-specifiche? Abbiamo mezzi sufficienti per garantirgli una vita di salute e benessere, da cucciolo, ma anche da senior?

Stiamo poi attenti agli acquisti on line. Potremmo incrementare i traffici illegali dall’estero, favorendo la vendita di animali destinati ad ammalarsi in breve tempo per le scarse condizioni in cui sono tenuti o per essere stati sottratti alla madre troppo precocemente.

Pensiamo infine ai tanti trovatelli di canili e gattili in cerca di una vera famiglia. Garantire loro il calore di una casa è un gesto che sarà sempre ripagato da manifestazioni di affetto duraturo e sincero amore. Un modo semplice per mettere in atto questo proposito? Aprire la finestrella del Calendario dell’Avvento Innovet, e lasciarsi commuovere dalle storie sfortunate dei suoi cani, fino a pensare di farli rinascere a nuova vita accanto a noi!

Weiss E, Dolan ED, Garrison L, Hong J, Slater M. Should dogs and cats be given as Gifts? Animals (Basel). 2013;3(4):995-1001