BATTERI SEMPRE PIÙ RESISTENTI AGLI ANTISETTICI
L’allerta viene da un recente studio di microbiologi del “John Hopkins Hospital”, che dimostrano la ridotta suscettibilità a normali antisettici/disinfettanti come la clorexidina, quotidianamente utilizzata nei pazienti umani ospedalizzati e ricoverati in terapia intensiva, con il fine di prevenire le infezioni correlate, in particolare, al cateterismo. Analisi microbiologiche specifiche rivelano infatti che il 70% di diversi ceppi batterici (es. stafilococchi, enterococchi), provenienti da pazienti sottoposti giornalmente a bagni disinfettanti a base di clorexidina, manifesta una ridotta suscettibilità all’antisettico, percentualmente molto più elevata di quella riscontrata nei soggetti non sottoposti regolarmente a questa pratica di disinfezione. A detta dei ricercatori, il fenomeno potrebbe rientrare nei meccanismi di sopravvivenza batterica simili a quelli responsabili dello sviluppo di resistenza agli antibiotici. Certo è che, se correliamo questo dato ad altre ricerche, che hanno addirittura identificato una famiglia di geni responsabili della resistenza alla clorexidina [NdR. Hassan KA et al, PNAS, 2013], il rischio di non poter più controllare efficacemente le infezioni sta indubbiamente diventando sempre più consistente. È tempo dunque di pensare con serietà al problema “super-batteri”. Si sta già lavorando intorno a nuovi modi per bloccare le vie di sopravvivenza dei batteri e renderli ancora vulnerabili ad antibiotici e disinfettanti. Nel frattempo, però, le buone norme di disinfezione consigliano cautela nei confronti dell’uso indiscriminato e troppo frequente dei disinfettanti, clorexidina compresa; e incentivano altresì l’uso di alternative che, nel rispetto di un efficace controllo sulle infezioni, osservino protocolli che non finiscano per “abituare” i microrganismi ai loro più temibili avversari. Suwantarat N, Carroll KC, Tekle T et al. High prevalence of reduced chlorexidine susceptibility in organisms causing central line-associated bloodstream infections. Infect Control Hosp Epidemiol. 2014;35(9):1183-6. Articolo ad accesso libero e gratuito da: http://www.jstor.org/stable/pdfplus/10.1086/677628….