Come migliorare la convivenza con gli animali in città
Animali in Città è il titolo del IX rapporto nazionale di Legambiente incentrato sui servizi offerti dalle Amministrazioni comunali e dalle Aziende sanitarie per la gestione degli animali d’affezione e la qualità della nostra convivenza in città con animali selvatici e non.”Tema – si legge nel comunicato stampa dell’iniziativa – più urgente che mai dopo un anno di pandemia, che ha visto aumentare il disagio economico di una parte della popolazione e, stando a quanto è possibile osservare, forse anche la presenza di cani e gatti nelle nostre case.”
Il 69,5% dei Comuni dichiara di avere uno sportello dedicato ai diritti degli animali in città. In realtà, si legge nel Rapporto, solo uno su sette raggiunge un’operatività sufficiente e solo Prato, Modena e Bergamo superano il punteggio necessario a esser definiti “Comuni virtuosi”.
Altro dato allarmante è il sovraffollamento dei canili rifugio, tant’è che le 226 strutture in attività dichiarano una capienza di 36.766 posti, ma nella realtà gli ospiti a quattro zampe sono ben 92.371, vale a dire 2,5 volte i posti disponibili.
Quadro assolutamente frammentario e disomogeneo per l’anagrafe canina, il cui funzionamento è a volte inesistente e che, in base a quanto risposto dalle Amministrazioni comunali, restituisce la media di un cane ogni 7,5 cittadini residenti.
Ancora più critica la situazione dei gatti. Solo il 29,7% dei Comuni dichiara di monitorare le colonie feline del proprio territorio, occupandosi del loro sostentamento e di adeguati piani di sterilizzazione.
Molte, dunque, le criticità ancora in essere, per contrastare le quali Legambiente individua in particolare tre priorità: (1) approvare urgentemente l’anagrafe nazionale per tutti gli animali d’affezione, gatti compresi; (2) garantire una sostanziosa rete di strutture veterinarie pubbliche; (3) incrementare i rapporti tra enti pubblici e privati in materia di Salute animale.
Leggi il IX rapporto nazionale di Legambiente