I rischi di un allevamento estremo
Il monito a non incrementare in alcun modo la richiesta di razze canine brachicefale (dai Carlini ai Bulldog inglesi e francesi) viene dalle tre principali associazione veterinarie internazionali (FECAVA, FVE, WSAVA) che, in un comunicato stampa congiunto, promuovono una campagna contro l’impiego di questi cani nel cinema e nei social media. Il motivo? La preoccupazione, in funzione del potere attrattivo di questi sistemi di comunicazione, che ci sia un’impennata nella richiesta dei cani “dal muso schiacciato”, soggetti, a causa della loro conformazione estrema, a molti problemi di salute.
Per questa campagna di sensibilizzazione, le Associazioni internazionali hanno prodotto un position paper che, da una parte, allerta sui pericoli dell’allevamento estremo e, dall’altra, ne evidenzia le conseguenze sugli animali, i proprietari e la società.
Tutte le informazioni sono raccolte in un’infografica che spiega come la conformazione estrema di questi cani abbia una conseguenza devastante sulla loro salute, esponendoli a pesanti difficoltà respiratorie, ricorrenti infezioni della pelle, malattie degli occhi e dei denti e problemi spinali o neurologici.
L’invito a pensare ad un allevamento canino più etico e salutare cade a pioggia su tutti. Sui proprietari, chiamati ad essere consapevoli dell’impatto che un allevamento spinto all’estremo può avere sulla salute del loro compagno di vita. Sui medici veterinari, chiamati in prima persona a creare e diffondere questa consapevolezza. Sugli allevatori, esortati a seguire precise linee guida nei loro allevamenti. Fino ad arrivare a coloro che si occupano di comunicazione, spinti a non usare cani dagli ipertipi estremi nei loro cartoons o a non condividere video di pet che “lottano per respirare o manifestano segni di disagio derivanti da sistemi di riproduzione che non hanno tenuto conto delle potenziali implicazioni sul benessere animale.”
FECAVA, FVE Position Paper on breeding healthy dogs: the effect of selective breeding on the health and welfare of dogs. June 2018