La cistite nel gatto
La cistite per i nostri gatti di casa è spesso fonte di dolore cronico e ricorrente. Per combattere questa malattia è importante prestare attenzione ai primi sintomi e, soprattutto, imparare ad evitare i più comuni fattori di rischio.
Le molte cause che provocano la cistite.
L’infiammazione delle basse vie urinarie del gatto (nota come “cistite”) è una malattia che può essere innescata da diverse cause:
- calcoli
- tappi uretrali
- tumori
- infezioni
- traumi
- difetti anatomici
- sostanze tossiche
- farmaci
- diabete
- disfunzioni ormonali.
Esiste, però, anche una forma di cistite (detta idiopatica o interstiziale) che non ha nessuna causa apparente e che colpisce in modo particolare quei gatti, spesso giovani, castrati o sterilizzati e molto spesso in sovrappeso, che passano la vita rinchiusi nei nostri appartamenti. Questi mici sviluppano cistiti molto dolorose e ricorrenti, perché reagiscono in maniera esagerata a stress ambientali di varia natura: un trasloco, una convivenza difficile con il proprietario, continui scontri con i propri simili, una casa priva di giochi, terrazzi, scale o nascondigli, adatti a stimolare la loro naturale curiosità.
Come accorgersi che il nostro gatto ha la cistite.
Nella maggior parte dei casi il gatto con cistite ha un continuo bisogno di urinare, ma, una volta raggiunta la cassetta, riesce a fare solo qualche goccia di pipì, a volte anche con sangue. Può capitare che miagoli per il forte dolore oppure che il bisogno di urinare diventi così urgente da costringerlo a sporcare fuori dalla cassetta.
Non sempre però è tutto così evidente. Il nostro gatto può manifestare la sofferenza anche cambiando carattere ed abitudini. Può diventare scontroso ed aggressivo, può cominciare a leccarsi ossessivamente la zona genitale o assumere atteggiamenti bizzarri, come ad esempio quello di attaccare improvvisamente la sua coda e poi correre velocemente in circolo. Può cercare di nascondersi, diventare apatico, ridurre l’appetito e la sue note manie di pulizia. Solo un proprietario attento quindi, sarà in grado di notare la comparsa di questi segni “occulti” di dolore.
Migliorare l’ambiente per ridurre lo stress.
Il primo passo per combattere una cistite da stress è quello di migliorare l’ambiente in cui vive il nostro gatto. A cominciare dalle cassette igieniche, che dovranno essere tenute pulite e posizionate in luoghi tranquilli della casa, possibilmente distanti dalle zone dedicate al cibo. Nel caso in cui coabitino diversi gatti, sarà opportuno disporle in più punti della casa, proprio per diminuire lo stress da competizione. Anche la scelta della ciotola e il luogo dove posizionarla è importante, da preferire quelle di vetro o porcellana e i luoghi tranquilli e sicuri. L’acqua dovrà essere sempre fresca, meglio ancora se in movimento ad esempio con l’utilizzo delle apposite fontanelle. Infine sarebbe bene dotarsi di “alberi da gatto”, tiragraffi e se possibile di scaffali che gli permettano di raggiungere le zone più alte, in modo da favorire le sue attività di gioco e caccia.
Terapia per la cistite felina.
L’alimentazione è un fattore di rischio per molte forme di cistite del gatto. È, infatti, dalla composizione degli alimenti che dipende il pH delle urine e, dunque, la predisposizione a sviluppare cistite in seguito alla comparsa di calcoli di diversa natura. Per questo, il controllo dietetico è fondamentale. La cistite è sempre accompagnata da intenso dolore per cui è necessario utilizzare farmaci antidolorifici tradizionali che però non sempre sono efficaci e spesso presentano controindicazioni a causa dei loro effetti indesiderati. Per questo ancora oggi, per il medico veterinario la cistite felina rappresenta una “sfida” aperta.
Dalla Natura un aiuto per il benessere della vescica.
La ricerca nel settore della Nutrizione animale ha fatto passi da gigante identificando sostanze che, integrate con la dieta, sono in grado di esercitare effetti di rinforzo e protezione anche a livello della vescica. Le sostanze più innovative e sicure sono le aliamidi, lipidi naturalmente prodotti dai tessuti (vescica compresa) e capaci, quando somministrate per via orale, di ottimizzare le vie di protezione che l’organismo animale naturalmente possiede per contrastare danni di varia natura e recuperare il proprio equilibrio interno (omeostasi). L’aliamide più adatta al distretto vescicale è la palmitoil-glucosamina (PGA). Assunta per via orale nella forma attiva e biodisponibile (micronizzata, PGA-m), potenzia i sistemi protettivi della vescica e rilascia anche glucosamina, una sostanza che agisce mattone da costruzione di quel sottile strato protettivo che ripara l’epitelio vescicale dall’azione dannosa di microbi, tossici e irritanti, e la cui integrità è messa a rischio in corso di cistite. La PGA-m può dunque essere utilizzata senza problemi nella gestione nutrizionale del gatto affetto da cistite, anche in combinazione con le tradizionali misure terapeutiche adottate per questo fastidioso problema.